Delegazione dell'Unione Astrofili Italiani
per la Provincia di Trieste
Questa stupenda ripresa, ad opera bravissimo fotografo Stan Volskiy, mette in evidenza l'incredibile quantità di "Integrated Flux Nebulae" (o IFN), enormi filamenti di idrogeno che vengono illuminati non per eccitazione termica, indotta da calde stelle (come accade alle nebulose ad emissione) quanto per riflesso da parte della luminosità globale della Galassia intera.
A causa della loro bassissima luminosità superficiale, che ne ha permesso di rilevarle solo in anni recenti grazie al progresso dei sensori di ripresa, tali sistemi sono ancora in gran parte sconosciuti risultando, complessivamente, poco studiati. Per ottenere questa stupefacente risultato, Stan Volskiy ha ripreso il cielo australe (in LRGB e con l'utilizzo di un filtro H-alpha) attraverso un obiettivo da 200 mm ad F/2 durante 97 notti in 14 mesi, acquisendo 223 ore totali di ripresa. Oltre alle IFN qui visibili, la foto si rende spettacolare anche per l'enorme estensione delle due galassie Grande e Piccola Nube di Magellano: sulla prima, in particolare, ben visibile l'andamento a spirale delle braccia di questa galassia a spirale barrata. Dobbiamo dire che davvero poche volte questi due sono stati visti così luminosi e vasti!
La stella più luminosa presente nel campo, in basso a dx, è l'azzurra Achernar (α Eridani) mentre l'oggetto di apparenza stellare situato sotto la Piccola Nube di Magellano è il luminoso ammasso stellare di tipo globulare 47 Tucanae.
(Image credits: Stan Volskiy)