Delegazione dell'Unione Astrofili Italiani
per la Provincia di Trieste
Dopo essere stati ripresi dal veloce passaggio della sonda robotica Voyager 2 nell'Agosto 1989, anche il telescopio spaziale Hubble riuscì a riprendere il sistema di anelli di Nettuno assieme ad alcuni dei suoi satelliti minori Ma questa ultima immagine, diciamolo pure, batte tutte le precedenti: ed è, ancora una volta, James Webb Spece Telescope, il protagonista, che realizza la prima ripresa di sempre degli oscuri anelli in orbita attorno al gigante blu in luce infrarossa.
Gli anelli di Nettuno sono costituiti da polveri molto tenui, che lo rendono simile al sistema di anelli in orbita attorno a Giove. Queste polveri sono poco visibili a causa della presenza di composti del carbonio, dal colore molto scuro, derivanti dall'impatto della radiazione solare con il metano solido: esattamente a quanto rilevato per gli anelli di Urano. Mai, prima d'ora, era stata ottenuta un'immagine così nitida degli anelli di Nettuno, tenendo conto anche dell'enorme distanza del pianeta gigante, situato ad oltre 4,3 miliardi di chilometri dalla Terra o, se vogliamo, a 4,5 ore-luce!
Altra cosa davvero emozionante: l'azzurra stella visibile sopra Nettuno...non è una stella bensì il suo enorme satellite Tritone! Dal momento in cui il suolo di Tritone è ricoperto da azoto congelato, questo riflette il 70% della luce solare, portando così il grande satellite ad apparire luminoso in questa ripresa di Webb. La più bella caratteristica di Nettuno è il suo colore blu, causato dal metano presente nella sua atmosfera che assorbe tutta la parte rossa della luce solare: ma poiché lo strumento NIRCam lavora su lunghezze d'onda comprese tra 0,6 μm e 5 μm, ecco che gigante blu in questa ripresa non appare poi...così blu. Poiché il metano assorbe gran parte della luce rossa ed infrarossa, il pianeta appare piuttosto scuro, dove invece risaltano nubi ad alta quota nella sua atmosfera.
Nell'immagine si rendono perfettamente visibili anche altre lune di Nettuno.
(Image credits: NASA, ESA, CSA, STScI)